Act Noir «Automatisme psychique» (2006)

Act Noir «Automatisme Psychique» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1556

 

Band:
Act Noir
[MetalWave] Invia una email a Act Noir [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Act Noir [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Act Noir [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Act Noir

 

Titolo:
Automatisme psychique

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sergio - elettronica
Stefano - chitarra
Michele - basso
Claudio - batteria
Nicholas - voce

 

Genere:

 

Durata:
55'

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dalla bio questi Act Noir vengono definiti come "Psych Dark Rock", espressione che in sé non vuol dire nulla ma che poi ti accorgi che bene o male ci può stare, per quanto forti sono sia la componente psichedelica della loro musica, fatta di loop, sintetizzatori e sonorità liquide e dilatate, sia la componente più tipicamente dark, debitrice al sound di gruppi storici come i Depeche Mode ec. Spesso si sente anche l'influenza di gruppi come i fantastici e mai troppo apprezzati Antimatter o gli italiani Canaan o Monumentum, anche se per questi ultimi mi riferisco alla bio in quanto io personalmente non li conosco. "Automatisme psychique" è il primo full length, che segue di tre anni il demo "Cosmo minimized", ed è stato registrato e mixato a metà tra l'Italia e la Danimarca nell'arco di tre anni.
Come è lecito aspettarsi è l'elettronica a farla da padrone in questo disco, dato che il master-mind della band, Sergio, che l'ha fondata nel 1998, si occupa di tastiere e synth. Un grandissimo ruolo ha anche il basso, ripetitivo ossessivo ipnotico, quasi a condurre l'ascoltatore in un unico trip lungo praticamente un'ora (certe parti per quanto sono psichedeliche dilatate e estranianti sembrano la colonna sonora ideale per le vostre serate a base di allucinogeni e per non farvi riprendere mai più! (scherzo...)). Le vocals sono forse la cosa più dark-wave del disco, anche se spesso ricordano anche i Depeche Mode; a queste influenze e a quelle sopra citate si aggiungono reminiscenze ambient e trip-hop in un calderone unico che però riesce a non annoiare più di tanto visto che la durata dei brani non è mai eccessiva. La produzione è buona come per la maggior parte delle uscite targate My Kingdom Music, l'artwork è opera dell'americano Von Cotu, e aggiungiamo inoltre che l'ultima traccia "Distance" è un remix di un pezzo dei Monumentum.
In conclusione quindi un'altra band particolare che va ad aggiungersi al roster della MKM, e un album questo "Automatisme psychique" abbastanza sperimentale, in un certo senso, e che potrebbe richiedere più di un ascolto per essere apprezzato a pieno, data la particolarità della proposta e la varietà di influenze nel suo background. Consigliato a persone dalla mentalità musicalmente aperta. Vedremo se gli Act noir sapranno ancora migliorarsi in futuro dopo il già discreto esordio.

Track by Track
  1. Absence of charisma 70
  2. Rub'al-khali 70
  3. This something 70
  4. Automatisme psychique 70
  5. Lithium flowers 65
  6. And you become 70
  7. Unheimlich 70
  8. Swerved rooms 65
  9. Drag me away 70
  10. Unheimlich (mesmerizemix) 65
  11. Distance (Act noir remix) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Heresy » pubblicata il --. Articolo letto 1556 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti